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    News & Updates

    Terapia fisica

9 Settembre 2016

Tecarterapia

Tecarterapia

La tecarterapia stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi ed antiinfiammatori.
Rispetto alle altre terapie energetiche il vantaggio della tecarterapia è che l’energia proviene dall’interno, quindi il trattamento interessa anche strati più profondi non trattabili con trasferimenti energetici esterni.
Il dispositivo per trasferimento energetico capacitivo e resistivo per diatermia ottimizza la trasmissione energetica ai tessuti corporei nella piena sicurezza per l’operatore ed il soggetto sottoposto a trattamento, con prestazioni ottimali in termini di efficacia, rapidità di risultato, semplicità di utilizzo e selettività nell’azione di trattamento sulle differenti zone del corpo.

9 Settembre 2016

Ipertermia

Ipertermia

ipertermia

L’ipertermia genera un importante incremento di temperatura a livello endogeno ben controllato e ben localizzato. L’aumento di calore ad alte profondità dato dall’ipertermia favorisce gli scambi tra sangue e liquidi interstiziali, favorendo il processo riparativo/rigenerativo cellulare.

9 Settembre 2016

Laserterapia

Laserterapia

Il termine LASER rappresenta l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (amplificazione di luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni). L’aumento del flusso ematico per vasodilatazione capillare ha effetti antiflogistici, antiedema e stimolanti per il tessuto cellulare. La terapia del dolore è praticabile grazie all’azione analgesica, indotta dall’aumento della soglia di percezione delle terminazioni nervose deputate al dolore e dalla liberazione di endorfine.

9 Settembre 2016

Onde d’urto

Onde d’urto

L’onda d’urto è un’onda acustica ad alta energia che può essere indotta da un generatore di tipo elettroidraulico, elettromagnetico o pizoelettrico.

La terapia con onde d’urto, in medicina, ha una grossa importanza in alcune malattie epatiche e renali e, negli ultimi anni, è stata applicata con buoni risultati anche nell’ambito della medicina dello sport.

In questo campo le patologie trattate sono quelle a carico dell’apparato muscolo scheletrico: strutture osteo-tendinee, a livello delle calcificazioni intramuscolari ed a livello delle discontinuità ossee, nelle fratture con mancata saldatura dei monconi ossei.

L’efficacia delle onde d’urto è correlata a due effetti:

  1. effetto diretto dell’impulso sul tessuto nella zona bersaglio, ed in associazione ai fenomeni di riflessione, più accentuati nei punti di passaggio tra tessuti molli ( tendini, muscoli) e tessuti più compatti (ossa e formazioni calcifica);
  2. effetto indiretto di “cavitazione” provocato dalla depressione susseguente l’impulso, che supera
    le caratteristiche elastiche del tessuto.

La conseguenza di questi due effetti è un aumento della vascolarizzazione nella zona colpita, per la stimolazione da parte degli impulsi sulle fibre simpatiche. Tutto ciò porta ad una rimozione dei fattori infiammatori con il rilascio di sostanze che stimolano la formazione di nuovi vasi (capillarizzazione).

A livello del tessuto osseo, in caso di fratture recenti, si produce un effetto simile con aumento della vascolarizzazione e conseguente stimolazione osteo-genica (formazione di tessuto osseo). Oltre all’effetto antiflogisitico legato alla rimozione dei metaboliti dell’infiammazione, le onde d’urto inducono una riduzione del dolore mediante inibizione dei recettori specifici, che quindi non possono trasmettere l’impulso doloroso e mediante il rilascio locale di endorfine, particolari sostanze prodotte dal nostro organismo, in grado di ridurre la sensibilità dolorifica.

Un’altro effetto importante delle onde d’urto è quello di provocare la scomparsa delle calcificazioni muscolari prodotte da traumi muscolari. Il meccanismo d’azione è legato alla frammentazione ed alla cavitazione all’interno della calcificazione stessa che porta alla sua disorganizzazione e frammentazione. In seguito la scomparsa dei detriti è legata al passaggio nei vasi neoformati.

9 Settembre 2016

Elettroterapia

Elettroterapia

Il termine elettroterapia indica l’utilizzazione a scopo terapeutico dell’energia elettrica in tutte le sue forme, dalla corrente continua (galvanica) alle correnti variabili.
La corrente galvanica può sfruttare anche le proprietà di determinati farmaci che vengono veicolati, attraverso la corrente stessa, nella zona da trattare (ionoforesi). Fanno parte invece delle correnti variabili le correnti eccitomotorie (elettrostimolazione) e quelle con effetto antalgico (TENS).

9 Settembre 2016

Ultrasuoni

Ultrasuoni

Sono vibrazioni acustiche ad alta frequenza non percepibili all’orecchio umano che vengono utilizzati nell’ambito fisioterapico a scopi terapeutici; questi sono ottenuti artificialmente sfruttando la proprietà piezoelettrica di alcuni cristalli minerali che, una volta sottoposti all’azione di un campo elettrico a corrente alternata, sono in grado di dilatarsi e comprimersi emettendo vibrazioni (effetto meccanico): l’irradiazione ultrasonica genera, quindi, un micromassaggio di notevole intensità agendo in profondità nei tessuti. Dalla vibrazione, l’urto e la frizione delle strutture cellulari e intracellulari viene inoltre generato del calore (effetto termico).

9 Settembre 2016

Magnetoterapia

Magnetoterapia

La magnetoterapia è una terapia che utilizza apparecchiature generanti campi magnetici a bassa intensità e a frequenza variabile.
A livello fisiologico, la magnetoterapia agisce a livello cellulare ripolarizzando le cellule e riequilibrando la permeabilità della membrana cellulare, ovvero le funzioni della cellula vengono migliorate in seguito ad un uso maggiorato di ossigeno.
Viene utilizzata nell’osteoporosi, nei ritardi di consolidazione e nelle pseudoartrosi, negli esiti dolorosi di traumi muscolari, tendinei ed articolari.

9 Settembre 2016

Diamagnetismo

Diamagnetismo

È un’apparecchiatura dotata di un sistema di accelerazione molecolare sia per la somministrazione locale dei principi attivi sia per la biostimolazione tissutale profonda; sfrutta il principio della forza diamagnetica e pertanto attua una forza di repulsione nei confronti dell’acqua (effetto drenante).

24 Ottobre 2016

Elettrolisi percutanea terapeutica EPTE

Elettrolisi percutanea terapeutica EPTE

L’elettrolisi percutanea terapeutica EPTE è una tecnica rivoluzionaria per il trattamento delle tendinopatie. Consiste nell’applicazione di microcorrenti tramite un ago da agoputura che provocano una reazione fisica nel tendine: si distrugge il tessuto degenerato e si provoca una fase di risposta infiammatoria necessaria  a tutto il processo di rigenerazione.